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ASMOOI in armonia con SOI si attiva legalmente a difesa della professionalità del Medico Oculista.
Roma, 5 agosto 2009 - Dura presa di posizione di ASMOOI contro la delibera della Regione Lazio volta ad accorpare le divisioni di oculistica con meno di 10 letti.
L'attività di ASMOOI è atta ad impedire che tale situazione possa estendersi alle Regioni in fase di commissariamento. Si legga lettera ASMOOI.

          Matteo Piovella                                      Carlo Maria Villani
Segretario Generale ASMOOI                       Presidente ASMOOI

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Nota del Dott. Andrea Niutta , Roma 31 luglio 2009

Un piano di indiscriminati tagli alla rete ospedaliera del Lazio, sia pubblica che convenzionata, è stato tentato negli ultimi giorni da parte del commissario ad Acta della sanità Piero Marrazzo che tra le misure adottate per il contenimento del deficit sanitario ha previsto la soppressione di oltre 150 strutture complesse in ambito regionale.

Con la nuova riorganizzazione della rete ospedaliera,illustrata dal vicepresidente della Regione con delega alla sanità Esterino Montino, è apparso subito chiaro che varie specialità quali l'oculistica, l'otorinolaringoiatria, la nefrologia e l'oncologia avrebbero visto decurtate pesantemente il numero di strutture complesse ospedaliere della regione che sarebbero diventate immediatamente, per quanto riguarda l'oculistica, delle strutture semplici aggregate alla chirurgia con retrocessione degli apicali da direttore di struttura complessa a dirigente di struttura semplice.

Il criterio con il quale la regione aveva previsto tale taglio era esclusivamente il numero di posti letto, sia di ricovero ordinario che di day hospital, attivi nell'ambito dell'UOC che non dovevano essere in numero inferiore a dieci per poter conservare la presenza della struttura nell'ambito dell'azienda stessa.

In tale modo sei strutture complesse di oculistica del Lazio,attualmente tutte ricoperte da direttori con regolare contratto, sarebbero scomparse con effetto immediato e cosa più assurda sarebbe state penalizzate proprio per prime quelle strutture che, adeguandosi alla deliberazione 143 del 2006 della regione, avevano ottemperato alla chiusura dei posti letto di ricovero ordinario e di day hospital operando sempre di più in regime di chirurgia ambulatoriale per gli interventi di cataratta ed attuando significativi risparmi con efficiente organizzazione ambulatoriale del carico di interventi ed assistenza.

Ci saremmo trovati nella assurda condizione che strutture complesse quali quelle della ASL Roma D di Ostia (su cui gravitano oltre 350.000 persone), Roma C San Eugenio (oltre 500.000 persone), Roma B Pertini, Roma A Eastman, ASL di Rieti (165.000 persone) sarebbero scomparse, altre quali l'oculistica dell'Azienda Ospedaliera San Filippo Neri sarebbe stata accorpata all'Ospedale Oftalmico privando i cittadini di un servizio ed il tutto sulla base di ipotetici risparmi mai dimostrati a favore di strutture che, per i più disparati motivi, non avevano operato una rilevante riduzione dei posti letto presenti.

Devo dire che mai come questa volta un coordinamento attento e puntuale, attivato immediatamente da vari colleghi romani, ha permesso una rapida informazione sul provvedimento.

Il documento è stato attentamente visionato e sono state messe in evidenza le criticità riscontrate che sono state segnalate alla SOI, ai politici della maggioranza e dell'opposizione, ai giornali, alle associazioni dei cittadini ed ai sindacati medici che hanno preso tutti, ognuno per le proprie competenze, una posizione critica nei confronti del decreto stesso.

Non è concepibile, oggi, alla luce dell'attività che ognuno di noi svolge con estremo sacrificio e difficoltà che l'unico parametro valutato dalla Regione Lazio sia stato quello dei posti letto attivi!!!

I volumi di attività erogati, il bacino d'utenza i carichi di lavoro dei dirigenti medici possono e devono essere un parametro più condivisibile che certamente meglio dei posti letto valuta la performance della struttura analizzata.

Ritengo opportuno che la vicenda, attualmente sospesa fino al prossimo settembre da parte dei politici, debba essere portata a conoscenza di tutti i nostri iscritti ed in modo particolare venga segnalata a tutti quei colleghi che si trovano ad operare in Regioni commissariate per la sanità. Potrebbero trovarsi anche loro all'improvviso, con un provvedimento del genere con scarsi mezzi di difesa e solamente una immediata e forte reazione con argomentazioni ineccepibili può permettere la sopravvivenza della nostra branca in Ospedale.

Grazie ed auguri a tutti.

Dr. Andrea Niutta





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